Il Giardino dei Mattarelli

Con l’occupazione del Mezcal è iniziato il recupero dello spazio interno ed esterno al Padiglione 21.

Oltre ad occuparci degli interni, fin da subito, abbiamo incominciato a curare anche la parte verde: piantando alberi da frutta, fiori, arbusti, contenendo edera e rovi, curando gli esemplari già presenti. Nel tempo è sorta l’idea di creare attorno alla casa un piccolo giardino, rigoglioso da vedere, profumato da annusare e con qualche frutto da mangiare. A scopo didattico abbiamo aggiunto una scheda esplicativa per ciascuna pianta.

Vogliamo costruire nel tempo uno spazio di quiete per l’animo dei passanti; che testimoni anche il nostro amore per la Terra e per quegli organismi viventi, miti e silenziosi, che permettono agli umani di respirare.

Inaugurando questo Giardino, abbiamo deciso di rendere un piccolo omaggio a chi nel tempo e suo malgrado è finit* negli ingranaggi micidiali della psichiatria, qui ed altrove. Un Giardino dedicato, non agli Artaud, ai Van Gogh, ai Campana e Merini – a cui nulla vogliamo togliere – bensì dedicato alle persone rimaste anonime, la cui esistenza è stata risucchiata in silenzio dalle istituzioni manicomiali.
Le persone i cui libri, quadri, opere d’arte e pensieri geniali sono rimasti all’ombra di una diagnosi ma anche persone comuni, il cui unico lascito sono le annotazioni ad inchiostro su qualche registro che ingiallisce abbandonato in una cantina.

In loro memoria, 4 agosto, 2019

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