Dopo i primi intensi mesi di iniziative benefit, di controinformazione e raccolta fondi, il 13 Maggio la prima delegazione della Carovana per il Rojava partirà da Torino per raggiungere il confine Turco-Siriano.
Dopo la liberazione della città di Kobane, avvenuta il 26 Gennaio scorso dopo 134 giorni di assedio da parte dell’ISIS, ad oggi la città è duramente colpita; appena il 10% delle strutture della città sono accessibili, mentre scuole, ospedali, abitazioni ed infrastrutture sono per lo più inservibili.
La guerra contro l’IS ha avuto un costo altissimo per il cantone di Kobane, sia in termini umani che economici. Il rientro dei profughi è in corso e mentre i primi campi (soprattutto nella zona di Suruc) vanno lentamente svuotandosi, la situazione dentro la città rimane grave.
Nonostante il supporto degli internazionali ed in particolare delle municipalità Curde, la Turchia continua ad attuare un vero e proprio embargo bloccando i camion di aiuti in arrivo, ostacolando così la ricostruzione di Kobane. La città è ancora per lo più ricoperta di macerie e disseminata di mine e ordigni inesplosi (512 le mine disarmate fin ora) che hanno provocato la morte di 44 persone solo negli ultimi mesi.
Rimane molto delicata la situazione igenico-sanitaria: secondo Mustafa Abdi, co-sindaco di Kobane, sono almeno 800 i cadaveri ancora sepolti sotto le macerie e la necessità di ripulire la città, in particolare in vista dei mesi caldi, si fa sempre più urgente.
In questo periodo come Carovana per il Rojava siamo stati in costante contatto e coordinamento con i compagni Curdi in Italia e con quelli che si stanno occupando della ricostruzione di Kobane. Insieme a loro abbiamo cercato di capire quali fossero le necessità più immediate e gli interventi più urgenti da realizzare. Nel mese di Marzo siamo riusciti ad incontrare il Comitato della salute del Rojava che ci ha illustrato quale progetti sono in cantiere per permettere che gli abitanti di Kobane possano tornare ripopolare la città.
Uno dei più urgenti è certamente la ricostruzione di strutture sanitarie; dei 4 ospedali che operavano nel cantone due sono gravemente danneggiati ed altri due distrutti per il 55%. Per questo è già partito un progetto di riconversione di una ex-scuola (zona ovest della città) in ospedale.
La guerra è ancora in corso a poche decine di Km da Kobane e per questo l’urgenza è quella di avere un ospedale funzionante (in particolare per i traumi da ferita) che possa accogliere i partigiani e le partigiane che combattono al fronte contro i fascisti dell’ISIS, e che se passassero la frontiera Turca per curarsi, verrebbero subito arrestati così come già accaduto in passato.
Per questo abbiamo creduto importante sostenere questo progetto, investendo buona parte dei fondi raccolti nella ricostruzione del nuovo ospedale di Kobane. La parte restante verrà utilizzata per le altre esigenze di ricostruzione in comune accordo con i compagni di Kobane, e una terza parte di quanto raccolto verrà donato alle associazioni dei detenuti politici e dei martiri.
Le iniziative della Carovana chiaramente continueranno anche nei prossimi mesi, ed anzi questo primo viaggio ci aiuterà a comprendere ancora meglio come supportare e portare solidarietà alle popolazione del Rojava in lotta. Per partecipare alle iniziative benefit guarda qui quali sono le prossime in programma (http://carovanaperilrojava.noblogs.org/iniziative/) per fare una donazione trovi il codice IBAN e tutte le info sulla raccolta fondi qui (http://carovanaperilrojava.noblogs.org/raccolta-fondi/)
Dopo poco più di 3 mesi di iniziative di controinformazione e benefit, con la serata del 9 Maggio chiudiamo il primo periodo di raccolta fondi per la ricostruzione di Kobane ed in sostegno alle popolazioni del Rojava.
Ad un giorno dalla partenza della prima Carovana Torino-Rojava è con grande piacere che vi segnaliamo che dopo i primi intensi mesi, la somma raccolta tra benefit e donazioni è di 8000 euro!
Così come spiegavamo in questo articolo, i soldi raccolti verranno utilizzati per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali per la ricostruzione di Kobane:
– 4000 euro verranno utilizzati per il progetto di riconversione di una ex-scuola (zona ovest della città) in ospedale.
– 3000 euro verranno donati al comitato che si occupa della ricostruzione della città per le esigenze che verranno valutate come più necessarie (durante la conferenza di ricostruzione del 2-3 Maggio, sono state comunicate come particolarmente delicata la situazione dell’acqua potabile e l’esaurimento delle scorte di cibo)
– 1000 euro all’associazione dei martiri e dei detenuti politici.
Inoltre dopo il lancio dell’appello per la raccolta farmaci sono stati moltissimi coloro che hanno contribuito, e circa 55 kg di farmaci e materiale verrà donato e utilizzato per le esigenze sanitarie.
Un sincero ringraziamento a tutt* coloro in questi mesi hanno partecipato alle iniziative, ha chi dato il proprio contributo per sostenere l’esperienza di lotta e autogoverno del Rojava, costruendo solidarietà attraverso i nostri metodi, quelli della lotta e dell’autogestione.
Restate sintonizzati sul sito carovanaperilrojava.noblogs.org per aggiornamenti e report dal primo viaggio della carovana!
Questi mesi ci lasciano un messaggio forte: la solidarietà può e deve diventare un arma!
Continuiamo a sostenere questa lotta, perchè sosteniamo il progetto politico e sociale che la guida, convinti come sempre che non c’è solidarietà senza rivolta!
SOSTENIAMO LA RESISTENZA DEL ROJAVA! SOSTENIAMO LA RICOSTRUZIONE DI KOBANE!
Carovana per il Rojava – Torino